lunedì 30 novembre 2009

Le fonti di MZP.


In attesa che siano a punto tutti i parametri per poter ordinare My Zombie Pinup 2010, abbiamo fatto due chiacchiere con Robyn Malter e Shalaco Sching (nella foto in alto, sul set del calendario 2010) che ci hanno parlato un po' di come è nata l'idea che sta alla base del calendario che hanno creato.

(Robyn): Quando abbiamo deciso di creare un calendario con le zombie pinup confesso che io e Shalaco avevamo esagerato un po' con la tequila. In ogni caso ci siamo chiesti: cosa fa di una pinup una pinup? E di uno zombie uno zombie? Cioè, a parte il morso di un altro zombie. Così abbiamo scartabellato libri su libri dedicati alle pinup e guardato film di zombie fino alla nausea. Poi abbiamo capito."

(Shalaco): Il termine pin-up è molto diffuso e, nel corso degli anni, è finito per significare un sacco di cose. A grandi linee, si potrebbe dire che "pinup" si riferisce a ogni immagine di donna che a qualcuno potrebbe far piacere appendere sul muro (appunto, in inglese pin-up). Ovviamente, le pin-up che io e Robyn amiamo sono quelle classiche, tipo quelle di Gil Elvgren che abbiamo scoperto qui a san Francisco curiosando tra gli scaffali Green Apple Books. Elvgren ha definito il look delle pin-up classiche: una donna sexy che indossa meravigliosi abiti retrò e sfoggia acconciature ugualmente fantastiche. E poi il marchio di fabbrica di Elvgren: qualcosa in cui si impiglia l'abito della protagonista dell'illustrazione e che regala a chi guarda un momento "ops!".

Il calendario My Zombie Pinup 2010 è quindi un omaggio alle classiche pinup: 12 foto di cui alcune costruite per essere un vero e proprio atto di devozione al lavoro del maestro delle pinup Gil Elvgren.

(qui sotto: il confronto tra l'immagine di settembre del calendario MZP 2010 e una classica illustrazione firmata da Elvgren)

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